Come consumare la cannabis legale, i nostri consigli

Il consumo di cannabis legale è un fenomeno letteralmente esploso negli ultimi tempi. Complice il recente lockdown, nell’ultimo anno si sono registrate vendite triplicate rispetto al passato. Nel nostro Paese esiste una normativa specifica in materia di cannabis light: si tratta della legge n. 242, emanata nel dicembre del 2016 e in vigore dal gennaio 2017. Attualmente la legislazione italiana regolamenta la coltivazione, la lavorazione e la vendita della cannabis, che deve rispettare dei valori molto precisi in termini di THC, il responsabile psicoattivo contenuto nella sostanza. Le norme in vigore permettono pertanto di commercializzare la cannabis light senza essere perseguiti penalmente, a patto che la sostanza non produca effetti stupefacenti. La stessa legge però, così come le successive sentenze della Corte di Cassazione, gettano non pochi dubbi sull’utilizzo finale della cannabis light, in particolar modo se si decidesse di assumerla a scopo ricreativo. Per gli approfondimenti di tipo legislativo consigliamo la lettura di questo articolo.

Cosa prevede la legge relativa alla cannabis light

Vediamo in breve cosa dice la legge a proposito di cannabis light. La legge 242/2016 è una norma recante “disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa”: si tratta quindi di una legge che ha regolamentato le coltivazioni di cannabis sativa ad uso industriale. Il nodo principale affrontato dalla legge è quello riferito alla quantità di THC, che deve essere inferiore allo 0,5% al fine di evitare qualsiasi effetto psicoattivo. I coltivatori di canapa possono produrla e commercializzarla grazie a certificazioni specifiche. Tra gli articoli autorizzati alla produzione, figurano cosmetici, alimenti, indumenti, fino a materiali impiegati nella bioingegneria.

Cannabis light: si può fumare (legalmente)?

La lacuna legislativa relativa alla cannabis legale è quella sulle modalità di consumo. La legge del 2016 si esprime in maniera dettagliata sulla coltivazione e la vendita della cannabis light, dicendo che può essere usata per produrre alimenti e indumenti. La stessa legge però non menziona gli utilizzi ad uso ricreativo e non fa alcun cenno alla possibilità di fumare cannabis light. In soldoni, fumare non è né proibito, né consentito. In attesa di necessari chiarimenti legislativi, è sempre bene consumare l’erba light all’interno delle proprie abitazioni. Essendo identica nel profumo e nell’aspetto a quella illegale, si potrebbe incorrere in sanzioni amministrative. Per dovere di cronaca, sulle confezioni di erba light è espressamente indicato che il suo uso è destinato al collezionismo e nulla altro.

Cannabis light: cosa può accadere in caso di controllo

Benché acquistare cannabis legale sia una azione consentita dalla legge italiana, è bene seguire alcuni accorgimenti. Mentre per i prodotti elaborati a base di canapa è semplice dimostrarne la composizione, è più complicato farlo per un sacchetto di gemme anonimo. Il nostro consiglio è pertanto quello di conservare sempre la confezione e le istruzioni del prodotto acquistato, da mostrare in caso di controllo da parte delle forze dell’ordine. E’ necessario tenere lo scontrino o la fattura d’acquisto, per poter fronteggiare eventuali verifiche della polizia e dimostrare che si tratta di un prodotto legale comprato presso un rivenditore autorizzato. Infine, dopo l’acquisto, è consigliabile non manomettere l’involucro e conservarlo integro sino all’arrivo a casa.

Fumare erba light: non solo joint

Fumare la canapa light rimane il modo più gettonato per apprezzarne i suoi benefici: fumare le infiorescenze permette infatti di godere velocemente degli effetti rilassanti e calmanti del CBD. Allo stesso tempo, fumare l’erba rimane il metodo meno sano per assumerla: la maggior parte dei consumatori mescola la cannabis con il tabacco, con tutte le controindicazioni derivanti delle sigarette. Il tabacco, che in alcuni casi raggiunge una percentuale del 50% all’interno del joint, si trascina ovviamente i problemi legati al tabagismo, la dipendenza da nicotina, l’aumento della pressione sanguigna e l’inalazione di sostanze cancerogene. Esistono numerose alternative al fumo, tra cui la vaporizzazione e la preparazione di bevande e cibi a base di canapa.

Come consumare la cannabis legale: la vaporizzazione

Vaporizzare per non fumare è una alternativa di utilizzo sempre più in voga. Moltissime persone hanno deciso di abbandonare il tabacco abbinato all’erba light, a favore di metodologie di assunzione più sane. La vaporizzazione consente di scaldare l’erba evitando di bruciarla: in questo modo i principi attivi vengono rilasciati sotto forma di vapore e possono essere inalati comodamente tramite l’apposita pipetta. I vaporizzatori sono strumenti elettrici acquistabili presso qualsiasi rivenditore di cannabis light e funzionano a batteria. I prezzi di questi strumenti sono abbastanza alti, ma consentono di risparmiare sulla quantità di erba (a parità di effetto) e di inalarla nel modo più sano possibile. Il primo vantaggio dei vaporizzatori è quello di evitare gli effetti nocivi tipici della combustione. In secondo luogo, i vaporizzatori di ultima generazione permettono di consumare la cannabis senza generare particolari emissioni di fumo: il prodotto può essere pertanto usato ovunque, senza arrecare disturbo alle persone che vi circondano.

Consumare canapa light in cucina

La cannabis light può essere assunta anche in tisane e – perché no – in innumerevoli pietanze. Le infiorescenze di erba light possono essere impiegate per gustose bevande: per preparare una tisana rilassante bastano 15 minuti e il procedimento è molto simile a quello che si compie per preparare la classica camomilla. Innanzitutto occorre tritare le infiorescenze, senza però polverizzarle, e riporle in un filtro: il filtro così ottenuto va chiuso bene per evitare fuoriuscite del composto. A parte bisogna riempire un pentolino di acqua fredda: la quantità consigliata è di 250 ml di acqua per ogni 200 mg di canapa. Il filtro va immerso nell’acqua, la quale va fatta bollire per 15 minuti circa a coperchio chiuso. La tisana, dopo essersi raffreddata un pochino, può essere consumata e dolcificata a piacere con zucchero o miele… i più golosi possono aggiungere anche un po’ di latte! Infine la canapa light, sotto forma di olio di CBD o farina, può essere utilizzata per dare risalto ad alcune ricette: primi piatti, biscotti, torte, solo per citarne gli impieghi più classici.

L’occorrente per sbizzarrirvi in cucina (e non solo) può essere acquistato su siti specializzati come JUSTBOB.Tra le sue caratteristiche, non dimentichiamo che la canapa contiene terpeni, ossia composti organici che influiscono sugli odori e i sapori: tra questi vi sono il linaiolo, che ha un gusto leggero e fiorito, e il cariofillene, dal gusto speziato.